Figlio ieri, GENITORE OGGI 10 Ottobre 2016
Metti a posto la tua camera!

Quante volte abbiamo ripetuto questa frase?
Per non contare poi: "raccogli il tuo zaino, metti in ordine le scarpe, smettila di lasciare roba in giro, sistema i libri…”. È giusto assillare i nostri figli con continui rimproveri di questo tipo? Noi genitori, in particolare noi mamme, lo facciamo a mio avviso per due ragioni:
- Vogliamo la casa in ordine;
- Vogliamo che i nostri figli imparino l’ordine.
Sul primo punto come mamma e donna di casa sono in accordo, sul secondo ho alcune riflessioni in merito. Esigere dai propri figli una collaborazione nel tenere e mantenere un po' di ordine in casa è corretto. Ovvio se ripenso a mia nonna che mi faceva mettere le “pattine” mi viene un colpo, ricordate? Oppure, se ripenso alle case di nonni e parenti anziani dove il salotto sembrava il museo delle cere, non vi si poteva neanche accedere e guai a toccare qualcosa, rabbrividisco.
Sembra il Medioevo eppure… noi siamo cresciuti così, non tutti ovvio ma la gran parte sì.
L’ordine a cui io oggi mi riferisco non è certo quello maniacale di un tempo, dove è doveroso ammettere che si dava anche più valore alle cose. Nel senso che possedere oggetti, arredi più costosi, significava più sacrificio e ambizione personale. Erano dei traguardi, pensate alla televisione, al frigorifero, cose scontate per noi oggi che abbiamo elettrodomestici dappertutto.
Il mio ordine è un giusto compromesso dove ogni cosa trova il suo posto e, se viene utilizzata, poi, si sistema; laddove si utilizza la casa la si lascia in ordine. Giusto compromesso, no?
E come mai non succede così, come mai quello che è così importante per me non lo è per mia figlia? L’età Diciassette, pochi mesi ai diciotto, oramai chiamano un po' di responsabilità e senso civile, no? Eppure le cose le spiego, le mostro, dò l’esempio e allora cosa cacchio è che non funziona?
Ho tentato approcci differenti per ovviare e contrastare quella meravigliosa parolina magica dei ragazzi e cioè “DOPO”, quella che quando la senti per un attimo rischi di trasformarti in Voldemort ed urlare “Avada Kedavra!” (per non intenditori di Harry Potter, è la più potente maledizione senza perdono :)). Il primo approccio è stato tipo, riordini tu e pulisci quando vuoi, nel frattempo io chiudo la porta della tua camera… Lei tranquilla come una Pasqua e consenziente anzi, molto contenta di questa iniziativa.
Io dopo il terzo giorno di caos ho cominciato ad avere un’orticaria, sembravo posseduta da Mastrolindo perché vedevo solo il disordine e l’istinto continuo era di sistemare. Ma che fatica. Che conflitto… Questo umore comprometteva anche il nostro rapporto perché, invece di interagire in modo tranquillo, io ringhiavo continuamente. "Meglio che pulisci la sua camera e stai zitta mi dicevo no?". Ma poi scattava la vocina…. “deve imparare ad essere autonoma, ordinata, è giusto dare valore alle cose e bla bla bla…".
Qualcosa non aveva funzionato. TROVATO!
Barbara studi linguistica, PNL e dai su, come fai a dire “quando vuoi” ad un adolescente?
Ok si riparte… “Elisa prima di cena, sistemi la camera se no mangi pane e cipolla”, ok ho aggiunto un po' di terrorismo ….dolce… Già meglio…qualcosina succede, un po' tirato via alla meno peggio, sotto la
scrivania e il letto meglio non guardare ma, c’è stato un miglioramento, teniamolo buono!
Eppure, quando va ospite da un’amica mi fanno i complimenti perché è una ragazza ordinata che aiuta in casa… CHI? Di chi mi stai parlando? Mia figlia? Questo è ciò che mi dico mentre ascolto… Ecco che arriviamo al secondo motivo per cui, noi mamme soprattutto, desideriamo che imparino l’ordine e cioè, diventino capaci di autogestione, di capire l’importanza dell’ordine perché è più salutare e permette di vivere meglio.
La mia domanda è: secondo chi? Ehm… secondo me e non secondo lei e la maggior parte dei giovani oggi. Comincio a documentarmi on line, leggo articoli di psicologi, ascolto interviste e mi rendo conto che la mia domanda ha un senso… Sono io, con il mio concetto di ordine che osservo, giudico e mia figlia, come la vede? Ok, glielo chiedo, così evito paranoie strane ed interpretazioni e sapete cosa mi risponde? Di sicuro l’avrete già sentita: “io sto bene così, le mie cose le trovo e quando tu me le riordini mi dai fastidio”. Soffermiamoci su queste “mie cose".
I ragazzi sono alla ricerca della loro identità, cambiano e ricambiano alla velocità della luce, sposano una teoria per demolirla dopo poco, hanno repentini cambi d’umore, vivono le relazioni con i coetanei in modo forte e coinvolgente e si scontrano, come è giusto che sia, con i genitori per contrastare il loro modo di vedere il mondo.
Che cavolo c’entra questo con i calzini a terra, dirai tu, no? C’entra eccome… è il loro segnale di passaggio, dell’io ci sono e allo stesso tempo, il loro disordine ci mostra che hanno cose più importanti per loro a cui pensare. È una perdita di tempo fare ordine, perché loro così stanno bene, trovano ciò che occorre quando serve e NON VEDONO. Sei tu che gli fai notare il “tuo” disordine… per loro è tutto ok.
Dopo questi passaggi ho cominciato a cambiare il mio approccio prima di tutto perché non funzionava ed oggi giocare al “tiro alla fune” con i figli non funziona proprio poi, perché ho scelto di arrabbiarmi solo per poche cose veramente importanti. Non che l’ordine per me non lo sia, ma di sicuro sono più importanti mancanza di rispetto e maleducazione. Stop, solo due valori a cui dò veramente importanza e per i quali vale la pena di arrabbiarsi. Questo mi aiuta ad evitare di perdere energie inutili su tanto altro perché ho imparato a lasciar andare. E l’ordine?
Noi la questione l’abbiamo risolta con un patto che consiste in: “quando si utilizzano gli spazi comuni, rispetto da parte di tutti, la tua camera la gestisci tu, a patto che io possa passare a pulire senza ostacoli e che il riordino sia fatto due volte la settimana”
Funziona! Ovvio, la sedia della sua camera a volte sembra la torre di Babele e la scrivania scompare ma poi magicamente torna tutto a posto. Io ho smesso di stressare e di stressarmi, ci scontriamo molto meno, viviamo più serene e questo… vale 1000 volte di più che vedere tutto in ordine come voglio io.
Con affetto
Barbara

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Gli articoli più letti:
-
Figlio ieri, GENITORE OGGI 10 Ottobre 2016
Metti a posto la tua camera!
Quante volte abbiamo ripetuto questa frase? Per non contare poi: "raccogli il tuo zaino, metti in ordine le scarpe, smettila di lasciare roba in giro, sistema i libri…”. È giusto assillare i... -
Vivi al meglio la tua vita 19 Ottobre 2016
Gestire i conflitti in modo sano per te stesso e per gli altri
Non avere conflitti non significa essere sereno. Molto spesso sento queste affermazioni “io non discuto mai con nessuno”, “non ho problemi con nessuno”. Sicuro di dire tutto ciò che pensi?... -
Liberati dalla dipendenza dal cibo 05 Ottobre 2016
Liberati dalla dipendenza dal cibo: il percorso 'I move on'
I problemi legati ai comportamenti alimentari sono oramai purtroppo un costante e difficile problema sociale. Il cibo, nella maggior parte dei casi, rappresenta un’ancora, un momento di piacere, di...